Il Tribunale di Torino, accogliendo la tesi prospettata dal Movimento Consumatori, ha dichiarato la nullità delle clausole contrattuali adoperate dalla banca Santander, dal 2010 fino al mese di aprile 2020, le quali prevedevano, in caso di estinzione anticipata di un contratto di credito, la non rimborsabilità delle spese sostenute dal consumatore a titolo di istruttoria o intermediazione. Evidentemente l'ordinanza del Tribunale di Torino, nei prossimi mesi, potrà riprodurre i suoi benefici a vantaggio dei tanti consumatori che hanno subito in prima persona gli effetti economici derivanti da tali clausole illegittime. Pertanto nella denegata e non creduta ipotesi in cui Santander non provveda spontaneamente volontariamente a rimborsare i propri consumatori si potrà procedere giudizialmente al fine di far valere i propri diritti lesi.