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SOVRAINDEBITAMENTO:come evitare la svendita del patrimonio immobiliare in caso di mancanza di liquidità

La legge 3/2012 ha introdotto tre differenti procedure di risoluzione dello stato di insolvenza: l'accordo di composizione della crisi, il piano del consumatore ed, appunto, la liquidazione del patrimonio del debitore.

 

La procedura in oggetto può essere validamente instaurata sia dai cosiddetti imprenditori "sotto soglia", ossia da coloro che non sono soggetti al fallimento (piccoli imprenditori, professionisti, privati in genere, ecc.), sia dai singoli consumatori persone fisiche che versino in uno "stato di sovraindebitamento", cioè da quelle persone che non siano più in grado di far fronte agli impegni finanziari presi.

 

Nella pratica, viene redatto un piano contenente l'indicazione dei beni mobili e immobili, con conseguente valorizzazione degli stessi, il quale dovrà essere depositato in Tribunale. La finalità è quella di permettere la vendita dei beni al giusto prezzo, evitando così l'inevitabile svalutazione frutto della vendita mediante procedura esecutiva, al contempo destinando il ricavato al risanamento dei debiti.

 

Quanto agli effetti positivi, dopo il deposito del piano in Tribunale, i creditori non possono iniziare nuove esecuzioni e quelle già pendenti dovranno essere sospese. Inoltre, la procedura di liquidazione rimane aperta fino al momento in cui il programma di liquidazione non sia completato ed, in ogni caso, per i quattro anni successivi alla presentazione della domanda.
Pertanto, nel caso in cui il soggetto si trovi ad avere una molteplicità di beni (soprattutto immobili) ma non disponga della somma di denaro liquido per provvedere al pagamento di tutti i creditori, potrà ricorrere alla procedura di oggetto al fine di accordarsi con questi ultimi, controllare in modo certo la propria situazione debitoria (il Tribunale "sorveglia" la corretta esecuzione dell'accordo) e ripianificando la propria vita.

 

(per approfondire la tematica, leggi l'articolo nella sezione "Soluzione della Crisi")