Nella seduta odierna dell'11.10.2017 il Senato ha approvato il disegno di legge n. 2681 recante "Delega al Governo per la riforma delle discipline della crisi di impresa e dell'insolvenza", già approvato in prima lettura dalla Camera lo scorso 1° febbraio.
Entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, Il Governo è delegato ad adottare uno o più decreti legislativi per la riforma delle procedure concorsuali e della disciplina sulla composizione delle crisi da sovraindebitamento di cui alla legge n. 3/2012 nonché per la revisione del sistema dei privilegi e delle garanzie, con l'osservanza dei principi e criteri direttivi di cui alla medesima legge.
Tra questi principi generali i più rilevanti sono:
- sostituire il termine «fallimento» e i suoi derivati con l'espressione liquidazione giudiziale;
- eliminare l'ipotesi della dichiarazione di fallimento d'ufficio;
- introdurre una definizione dello stato di crisi, intesa come probabilità di futura insolvenza;
- adottare un unico modello processuale per l'accertamento dello stato di crisi o di insolvenza del debitore, con caratteristiche di particolare celerità, anche in fase di reclamo;
- dare priorità alle proposte che comportino il superamento della crisi assicurando la continuità aziendale, anche tramite un diverso imprenditore;
- aggiornare le modalità di notifica degli atti nei confronti del debitore in particolare, dell'atto che dà inizio al procedimento di accertamento dello stato di crisi, utilizzando principalmente l'indirizzo del servizio elettronico di recapito certificato qualificato o di posta elettronica certificata del debitore risultante dal registro delle imprese ovvero dall'indice nazionale degli indirizzi di posta elettronica certificata (INI-PEC) delle imprese e dei professionisti e prevedendo una procedura telematica alternativa;
- ridurre la durata e i costi delle procedure concorsuali, anche attraverso misure di responsabilizzazione degli organi di gestione e di contenimento delle ipotesi di prededuzione, con riguardo altresì ai compensi dei professionisti, al fine di evitare che il pagamento dei crediti prededucibili assorba in misura rilevante l'attivo delle procedure;
- assicurare la specializzazione dei giudici addetti alla materia concorsuale, con adeguamento degli organici degli uffici giudiziari;
- istituire presso il Ministero della giustizia un albo dei soggetti, costituiti anche in forma associata o societaria, destinati a svolgere, su incarico del tribunale, funzioni di gestione o di controllo nell'ambito delle procedure concorsuali, con indicazione dei requisiti di professionalità, indipendenza ed esperienza necessari per l'iscrizione;
Altro importante obiettivo della legge delega è l'introduzione di procedure di allerta e di composizione assistita della crisi, di natura non giudiziale e confidenziale, finalizzate a incentivare l'emersione anticipata della crisi e ad agevolare lo svolgimento di trattative tra debitore e creditori.
Quale saranno in concreto le conseguenze dell'approvazione definitiva di tale legge delega non è ancora possibile prevederlo, certo in molti auspicavano un riordino della materia ed in particolare una maggiore attenzione alle procedure per la soluzione della crisi.
Sarà nostra cura comunicare e commentare quelli che saranno gli effettivi interventi del Governo.