Usufruendo della ancora poco conosciuta Legge sul Sovraindebitamento (L. 3/2012), oggi è consentito a consumatori-persone fisiche, piccoli imprenditori e artigiani di far fronte ai debiti contratti negli anni precedenti verso il Fisco e/o gli Istituti di Credito.
La citata Legge mette a disposizione dei cittadini strumenti che, qualora correttamente utilizzati, sono in grado di ridiscutere e abbattere, rideteminando il debito tenendo conto delle reali possibilità economiche del singolo. In altri termini, mediante un piano di rientro approvato dal Tribunale competente è possibile definire la propria esposizione debitoria giungendo al c.d. "saldo e stralcio", permettendo così al consumatore o al piccolo imprenditore di ridurre il debito contratto a quanto effettivamente è in grado di pagare in base alle sue disponibilità.
Tali procedure, qualora approvate dal Tribunale, comportano innumerevoli vantaggie e benefici per il soggetto indebitato.
Primo vantagio che ne deriva è sicuramente un abbattimento del debito, che in molti casi è davvero consistente. Un secondo è la cancellazione immediata del nominativo del soggetto/impresa da tutti i registri di cattivo pagatore, con la conseguenza che si potranno nuovamente richiedere mutui o finanziamenti in precedenza rifiutati. Da ultimo, qualora vi fossero procedure esecutive in essere, il deposito del piano comporta l'interruzione immediata delle stesse con conseguente sospensione della vendita.
Non è un mistero che le procedure appena esaminate stanno sempre più prendendo corpo all'interno delle aule di giustizia con risultati incorraggianti. Gli Istituti di credito e l'Agenzia delle Entrate nella riscossione esattoriale hanno incominciato ad aderirvi, stante il fatto che, durante l'iter procedurale, tutto avviene sotto la supervisione dell'Organismo di Composizione della Crisi da Sovraindebitamento, super partes, oltre che del legale di fiducia del consumatore / imprenditore, il quale verifica che tutto si svolga secondo le regole della Legge.
Alcuni numeri: Il Tribunale di Busto Arsizio ha ridotto il debito del contribuente nei confronti dell'Agenzia delle Entrate di una percentuale dell'85%, così come il Tribunale di Como del 74% ed il Tribunale di Monza del 65%, questi risultati sono sicuramente incoraggianti e dovrebbero spingere tutti i sogggetti che hanno contratto debiti che non possono piu gestire ad utilizare la nomativa citata.