Un altro importante risultato processuale ottenuto dal nostro studio in campo Tributario presso la Commissione Provinciale di Bologna, la quale grazie alle nostre difese ha dichiarato la sospensione di sanzioni tributarie, afferenti un atto di recupero per un valore pari a cinquantacinque mila euro. La vicenda trae linfa da un mancato versamento di iva e, conseguentemente, dalla contestazione di una indebita compensazione del credito d'imposta per l'anno 2019. Pertanto, in ragione dei fatti esposti, l'Ente impositore recapitava nei confronti della società un atto di recupero corrispondente a centodiecimila euro, di cui cinquantacinquemila solo a titolo di sanzioni. Tuttavia l'aspetto rilevante della vicenda processuale sussisteva nel fatto che l'indebita compensazione del credito d'imposta dipendeva da comportamenti illeciti posti in essere dal commercialista, il quale, da un parte consegnava al contribuente gli F24 i quali attestavano mendacemente il pagamento dell'IVA, dall'altra invece le somme citate, in concreto, non venivano mai versate. Ragion per cui, appurati i fatti, siamo riusciti a dimostrare che i citati inadempimenti tributari non erano da imputarsi al contribuente ma, dovevano essere attribuiti all'operato del commercialista il quale aveva agito ai danni del nostro assistito. Per questi motivi, a fortiori, è stato enunciato chiaramente alla Commissione Tributaria che il pagamento delle sanzioni, da parte del nostro assistito, avrebbe costituito un ulteriore danno. Per questi motivi, alla luce di quanto esposto, la Commissione accoglieva le nostre istanze, sospendendo inaudita altera parte il provvedimento impugnato dal contribuente ovvero le sanzioni tributarie ad egli inflitte per un valore pari a cinquantacinquemila euro. Sostanzialmente anche questa pronuncia conferma che è sempre necessario sottoporre le questioni tributarie a professionisti esperti della materia. Per info e dettagli: https://www.studiolegaledmg.it