Lo Studio Di Maso ha presentato ricorso contro l'intimazione di pagamento emessa dall'Agenzia Entrate Riscossione per la Provincia di Bologna, che richiedeva € 44.614,06 per il presunto mancato pagamento di cinque cartelle esattoriali relative a vari tributi (IRAP, IRPEF, IVA, Addizionale Regionale e Comunale). Il ricorrente sosteneva di non aver mai ricevuto le notifiche delle cartelle e contestava la validità della procedura e la prescrizione del credito. La Commissione Tributaria Regionale di Bologna, con sentenza 450/4/2019, dichiarava parzialmente cessata la materia del contendere (per crediti inferiori a € 1.000) e respingeva il ricorso per le altre cartelle, con condanna alle spese. Il ricorrente ha appellato la sentenza, sostenendo errori nella notifica delle cartelle da parte dell'Agenzia. La Corte ha valutato la documentazione e ha stabilito che: 1. La notifica della cartella del 6.12.2006 (IVA) è stata correttamente eseguita. 2. La notifica della cartella dell'8.3.2006 (IRAP) non è stata correttamente seguita dalla raccomandata informativa, rendendo nulla l'intimazione di pagamento relativa. 3. La notifica della cartella del 17.11.2007 (vari tributi) è stata correttamente eseguita. La Corte ha inoltre confermato che la prescrizione per il credito erariale è decennale e che gli atti interruttivi sono stati correttamente notificati, escludendo l'effetto estintivo invocato dal ricorrente. La sentenza di primo grado è stata parzialmente riformata, annullando l'intimazione di pagamento relativa alla cartella inerenti l'IRAP, con compensazione parziale delle spese dei due gradi di giudizio. Per info: https://www.studiolegaledmg.it