Il Tribunale di Napoli ha accolto l'istanza del debitore che dopo aver ottenuto il benestare al Piano da parte dell'Organismo di composizione della crisi (Occ), aveva chiesto il differimento al 1° ottobre del pagamento delle rate a causa della messa in cassa integrazione causa Covid 19. Per il Giudice delegato a giustificare il rinvio è l'articolo 91 del Dl "Cura Italia" che detta una serie di disposizioni "in materia ritardi o inadempimenti contrattuali derivanti dall'attuazione delle misure di contenimento". Inoltre il differimento viene legittimato in virtù del rapporto vigente tra art. 13, comma 4-ter ed art.14 bis, comma 2, lett. b) in quanto va "inteso nel senso che in presenza di cause non imputabili al debitore, deve farsi prevalere la volontà dello stesso di chiedere la modifica della proposta del piano rispetto a quella dei creditori di ottenere la cessazione degli effetti dell'omologazione del piano". In secondo luogo il differimento delle obbligazioni assunte dal debitore si fonda su quanto viene stabilito ai sensi dell'art. 1256 c.c. , ovvero in quanto a causa del Covid-19 è intervenuta a beneficio del debitore una vera e propria "impossibilità" ad adempiere temporanea. Ne deriva che se l'impossibilità è solo temporanea finché essa perdura il debitore non sarà responsabile per il ritardo nell'inadempimento. Dettagliatamente nel caso di specie il Tribunale ha specificato che vi sia stata "impossibilità della prestazione" per "factum principis" ossia in virtù di sopraggiunti provvedimenti legislativi i quali al fine di tutelare l'interesse pubblico hanno imposto prescrizioni comportamentali o divieti che hanno reso impossibile l'adempimento contrattuale al debitore a prescindere dalla sua volontà. Lo Studio legale DMG resta a disposizione dei propri clienti e delle imprese alfine si superare insieme questo delicato momento storico. Per info: Per Info: http://studiolegaledmg.it/admin/contenutiData.php