Il Tribunale di Grosseto, a seguito di ricorso 617 cpc patrocinato dallo studio legale Di Maso, ha accolto l'istanza di sospensione presentata per la parte esecutata, la quale ha contestato la legittimità dell'esecuzione forzata promossa dal creditore procedente. La sospensione è stata motivata dalla mancata dimostrazione della titolarità del credito da parte del creditore procedente. Secondo il giudice, la procedente non ha fornito prove sufficienti per dimostrare che il credito contestato era incluso nella cessione in blocco dei crediti dalla Banca cedente. Nonostante la pubblicazione di un avviso nella Gazzetta Ufficiale, le informazioni fornite non sono state ritenute sufficienti per identificare il credito esatto. Inoltre, la documentazione prodotta indicava un altro soggetto come debitore, non la società esecutata. Di conseguenza, l'esecuzione è stata sospesa, poiché si tratta di un vizio originario della procedura. Anche questo risultato importante dimostra ancora una volta che rivolgersi a professionisti competenti permette di ottenere risultati, spesso, insperati. Per Info: https://www.studiolegaledmg.it