La Corte di Cassazione già nel 2014, nel 2016 e più recentemente con Sentenza n. 15554/2017 ha affermato che devono considerarsi nulle le cartelle di pagamento nelle quali non sia indicato il criterio di calcolo degli interessi sulla base del fatto che il contribuente è tenuto a comprendere ogni elemento contenuto nella cartella medesima. Nella stessa, infatti, devono essere obbligatoriamente riportati elementi quali: i tassi applicati nonché la data di consegna del ruolo. Il principio della Cassazione è infatti chiaro: "in tema di riscossione delle imposte sul reddito, la cartella di pagamento degli interessi maturati su un debito tributario deve essere motivata; non rilevando che il debito sia stato riconosciuto in una sentenza passata in giudicato, dal momento che il contribuente dev'essere messo in grado di verificare la correttezza del calcolo degli interessi (...)". Qualora non vi sia stata alcuna indicazione circa la modalità di calcolo degli interessi, l'indicazione del capitale e del tasso di interesse applicato, la cartella può essere impugnata e annullata.