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DEBITO AGENZIA DELLE ENTRATE RISCOSSIONE E EREDITÀ: Le cartelle notificate agli eredi che non hanno ancora accettato l'eredità sono annullabili

L'eredità del defunto può essere accettata dagli eredi nel termine di 10 anni qualora gli stessi si trovino nel possesso dei beni del de cuius.

Con l'accettazione, l'erede sarà responsabile di tutti i debiti ancora pendenti, compresi quelli relativi alle cartelle esattoriali.

 

La Corte di Cassazione – sez. tributaria – con Sentenza n. 3611/2016 ha tuttavia stabilito che spetta all'amministrazione finanziaria creditrice del de cuius l'onere di dimostrare che gli eredi abbiano accettato l'eredità per poter ottenere l'adempimento delle obbligazioni del soggetto defunto.

 

Infatti, non sarà sufficiente la produzione della sola denuncia di successione ma occorre la produzione degli atti dello stato civile dal quale si può facilmente desumere il rapporto di parentela tra il defunto e l'erede.

 

Sarà comunque onere degli eredi produrre l'atto di rinuncia all'eredità. Quindi, nel caso in cui non venisse provato il rapporto di parentela o qualora il familiare non abbia ancora dichiarato l'accettazione all'eredità, la cartella esattoriale può essere impugnata e annullata.


Si precisa, infine, che vi sono alcuni debiti "personali" che non si trasferiscono all'erede ma restano in capo al debitore e cesseranno di esistere con la sua morte: possiamo individuare ad esempio le contravvenzioni stradali, le multe e le sanzioni amministrative.