Il Tribunale di Bologna si è espresso favorevolmente in merito al ricorso in opposizione relativo ad un pignoramento mobiliare promosso dal nostro studio ed ha sospeso la procedura esecutiva in essere con l'effetto di evitare il blocco degli emolumenti percepiti mensilmente dalla nostra cliente per un importo di € 20.000,00. Nello specifico, la controversia vedeva contrapposte una parte creditrice e la nostra cliente che veniva, tuttavia, illegittimamente esecutata, in quanto il debito, seppur concretamente esistente, si qualificava come debito ereditario e dunque traeva origine da un'insolvenza del de cuius e da cui ella ne era totalmente estranea. Infatti la nostra cliente, aveva accettato l'eredità con beneficio di inventario il quale, come noto, implica la necessaria distinzione della massa ereditaria dalla sfera patrimoniale personale, con l'indubbia conseguenza che l'erede è unicamente chiamato a rispondere dei beni dell'attivo nei limiti della massa ereditaria beneficiata, non potendo, lo stesso, subire aggressioni al proprio patrimonio personale; all'interno di questo vi rientra, inequivocabilmente, lo stipendio percepito dall'erede. Pertanto, questo rappresentava il punto cruciale su cui si basava la nostra opposizione, in quanto da tale blocco ne sarebbe derivata una lesione patrimoniale considerevole nonché una grave violazione di legge: difatti seppur è pacifica l'esistenza del credito vantato da parte opposta, è altrettanto vero che la stessa avrebbe potuto e dovuto soddisfarsi direttamente sulla massa ereditaria. Per questi motivi il Giudice del Tribunale di Bologna, ritenendo sussistenti tutti i presupposti, accoglieva la nostra richiesta di sospensione, liberando la nostra cliente dal grave pregiudizio arrecato e dal disagio incombente sulla stessa derivante dal debito dalla stessa non contratto. Per info: https://www.studiolegaledmg.it