Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 14 febbraio 2019 il Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza che entrerà in vigore il 16 marzo 2019.
Scompare la parola "fallimento" e si parlerà di crisi di impresa per tutte quelle aziende che si troveranno ad affrontare le problematiche relative a dissesti finanziari ed economici.
In questa nuova ottica, che vede eliminata definitivamente l'accezione negativa, il Legislatore ha inteso privilegiare, tra gli strumenti di gestione delle crisi e dell'insolvenza, le procedure alternative a quelle dell'esecuzione giudiziale.
Inoltre, assolute novità riguardano l'introduzione di nuove procedure di allerta allo scopo di consentire la pronta emersione della crisi e quindi il rientro del dissesto ed il risanamento dell'impresa, ove possibile, e soprattutto di nuovi obblighi da assolvere per tutte le imprese in salute tra cui la nomina degli organi di controllo all'interno delle stesse.
Sarà fondamentale, pertanto, riuscire a gestire e controllare l'azienda attraverso l'ausilio di figure professionali specializzate (quali avvocati, commercialisti, esperti contabili) per non incappare in violazioni del precetto normativo, che con questa riforma comportano gravi responsabilità in capo agli amministratori delle società.