Studio Legale Bologna
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Studio Legale Di Maso

#COMPOSIZIONE-DELLA-CRISI #SOVRAINDEBITAMENTO: Il Tribunale di Bologna in accoglimento del nostro ricorso dichiara il SOVRAINDEBITAMENTO della nostra cliente ed apre la procedura di liquidazione del patrimonio ai fini dell'esdebitazione.

Ancora una volta il tema del sovraindebitamento si ripresenta con tutti gli incresciosi risvolti che lo stesso comporta, da un punto di vista economico ma anche psicologico ed emotivo. Ciò che ci rende soddisfatti, tuttavia, è dimostrare, sulla base di un'analitica disamina della situazione debitoria del caso di specie, che per i nostri clienti c'è ancora la possibilità di ripartire a prescindere dal peso debitorio che incombe sugli stessi e dare loro la possibilità di ricominciare a vivere con tranquillità.

 

Ebbene, il Tribunale di Bologna accoglie il nostro ricorso e il Giudice, ritenuto che dagli atti risulti uno squilibrio tra debiti e attività convogliando in una situazione di sovraindebitamento della ricorrente, ha dichiarato aperta la procedura di Liquidazione del Patrimonio della stessa, mettendo a disposizione del Liquidatore la ragionevole somma indicata nel ricorso con l'obiettivo finale dell'esdebitazione. Questo è il caso di una nostra cliente, presentatasi presso il nostro studio con un'esposizione debitoria notevole ed il peso di un'esecuzione immobiliare, dal momento che la sua prima casa stava per essere venduta all'asta e, ciononostante, i debiti l'avrebbero comunque sovrastata.

 

La sua situazione di sovraindebitamento si palesava nel fatto che la stessa era debitrice verso più istituti nonché verso la Banca ove la stessa aveva acceso il mutuo per l'acquisto della casa, registrando un debito totale di € 101.700,00; tuttavia, la stessa, svolgeva e svolge attività d'impresa percependo un'entrata mensile pari a circa € 1.200,00. Di tutta evidenza, pertanto, era l'impossibilità da parte della ricorrente di "rimettersi in marcia" per dirimere il proprio stato debitorio.

 

A ciò si aggiunga la circostanza di dover accudire e crescere la propria figlia, in tutta autonomia. È così che dopo un'attenta analisi del caso abbiamo promosso ricorso ai sensi della L. 3/2012. Il risultato ottenuto con l'accoglimento del ricorso è rilevante: la nostra assistita, messi a disposizione del Liquidatore i beni che intende liquidare a fronte dell'estinzione del proprio debito e specificato invece, quelli da mantenere nella propria disponibilità, dovrà versare semplicemente un piccolo contributo mensile in favore del Liquidatore pari ad € 250,00, tenendo nella propria sfera reddituale il resto del reddito percepito, considerato già al netto delle spese necessarie al soddisfacimento dei propri bisogni e del proprio nucleo familiare, nonché dei costi sostenuti nell'attività d'impresa, periodicamente documentati al Liquidatore al fine di determinare annualmente la quota da riversare in favore dei creditori.

 

Un traguardo molto importante, raggiungibile purché ci si affidi ai professionisti del settore.

 

Per info: https://www.studiolegaledmg.it