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#BANCHE #FINANZIAMENTI #COVID-19: Comportamenti anomali e pratiche scorrette delle Banche segnalate dal nostro studio alla Banca D'Italia

Nonostante gli adempimenti previsti dal legislatore all'interno del "Decreto Liquidita", al fine di ottenere i prestiti da 30.000,00 euro a beneficio delle P.M.I., siano di facile comprensione in quanto si risolvono in due semplici azioni per cui al richiedente basta: 1) scaricare "l'allegato 4 bis dal sito www.fondodigaranzia.it ; 2) compilarlo ed inviarlo unitamente ad un proprio documento di identità all'istituto di credito scelto; continuano a ravvisarsi una serie di adempimenti e richieste burocratiche borderline, avanzate dalle Banche illegittimamente, le quali impediscono al cliente di ottenere il prestito richiesto. Purtroppo tanto emerge all'esito dell'esame delle numerose segnalazioni ricevute da gran parte del territorio nazionale in merito ai comportamenti "anomali" tenuti dagli istituti di credito nell'evadere le domande di finanziamento di imprenditori e lavoratori autonomi, in attuazione delle disposizioni del decreto liquidità. Senza contare che nella maggior parte dei casi affrontati abbiamo potuto riscontrare una sorta di vera e propria tendenza attuata dagli istituti di credito interpellati, mediante risposte evasive e lapidarie, con lo scopo di evitare qualsiasi profilo di responsabilità. Dall'altra parte anche nelle poche pratiche andate a buon fine abbiamo constatato difficolta tangibili in quanto le risposte delle banche restano insoddisfacenti: nessuna certezza sui tempi effettivi di erogazione, che possono variare da pochi giorni a settimane. Ebbene in questi casi siamo riusciti a risolvere diverse situazioni di impasse, originate dalla ritrosia della Banca a concedere i prestiti richiesti, segnalando con un esposto tali pratiche scorrette alla Banca d'Italia, la quale interviene aprendo un'istruttoria nei confronti dell'istituto di credito interpellato per l'erogazione. Tuttavia la ratio, ad oggi disattesa, in seno al "D.L. Liquidità" era quella di dare una risposta tempestiva agli urgenti ed indifferibili fabbisogni finanziari degli operatori economici, impossibilitati ad operare, causa pandemia. Inoltre continuiamo a porci sempre la stessa domanda ed è questa: "Se lo Stato si fa garante, perché le banche stanno ostacolando la concessione dei prestiti?". Concludendo riteniamo che la sommatoria dei comportamenti enunciati assunti da alcuni istituti di credito sono da ritenersi inaccettabili ed essendo contra legem vanno denunciati alle autorità in particolare alla Banca d'Italia affinché gli istituti di credito inadempienti sblocchino rapidamente le situazioni segnalate. Per info: https://www.studiolegaledmg.it/