La recentissima sentenza emanata dalla Corte di Appello di Milano, dell'11 febbraio 2021, è intervenuta riformando il provvedimento di primo grado, dichiarando erronea la mancata inclusione del costo dell'assicurazione nella determinazione del TAEG allo scopo di vagliare il superamento del tasso soglia usura.D'altronde proprio in virtù delle suddette ragioni l'appellante proponeva ricorso, in quanto riteneva che nel calcolo del tasso praticato, dovesse essere ricompreso anche il costo della suddetta polizza, stipulata dal cliente a garanzia del rimborso del mutuo. Ebbene, il Giudice di secondo grado, lette le censure della parti, decideva sul punto, sancendo che "erroneamente il giudice di prime cure aveva escluso il costo assicurativo ai fini del calcolo del TAEG, in quanto onere imposto dalla legge, in verità gli unici costi imposti dalla legge che non dovrebbero essere calcolati ai fini dell'usura sono quelli previsti dall'art. 644 c.p.c, ovvero imposte e tasse". Tra l'altro all'interno del proprio excursus la Corte richiama specificatamente la Sentenza della Suprema Corte Civile n. 22458/18, la quale ha chiarito che " è idonea, ove ricorra, ad esser ricompresa nel calcolo del TAEG, al fine di riscontrare l'effettivo superamento del tasso soglia usura". Pertanto la vicenda si concludeva a beneficio di parte appellante, cui veniva riconosciuto il diritto alla restituzione della somma di € 8.331,00 "per interessi versati ai fini del riscontrato superamento del tasso soglia usura rispetto alla rideterminazione del TAEG con inclusione della polizza assicurativa." Dall'esito della fattispecie esaminata si evince che risulta sempre proficuo affidarsi ad esperti del settore, al fine di vagliare la dovutezza o meno delle somme richieste a titolo d'interessi da parte dell'istituto di credito, in quanto molte volte il rapporto intercorso con il cliente può rivelarsi usurario e pertanto, il cliente non dovrà rendere nessuna somma alla Banca, richiesta da essa a titolo di interessi.