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Studio Legale Di Maso

DEBITO BANCARIO-RIPETIZIONE DI INDEBITO: il Giudice disattende il suo CTU e non riconosce la somma frutto di ricalcono a favore del nostro cliente pari ad € 88.191,35

In un procedimento da noi intrapreso per la ripetizione di indebito relativo ad un contratto di mutuo stipulato con una primaria Banca da parte di un nostro cliente, accade l'inverosimile, ovvero viene ammessa la CTU, il consulente nominato nella ricostruzione dei saldi determina una differenza a favore del cliente di € 88.191,35 contro un debito residuo di € 90.990,73, quindi di fatto, se il Giudice avesse utilizzato gli esiti della consulenza le due poste debito/credito si sarebbero annullate. Invece è successo la Banca resta contumace e si costituisce una società di recupero crediti alla quale nel frattempo la posizione era stata ceduta, la nostra contestazione della titolarità del diritto ex 111 cpc, e anche su questo il Giudice ci da ragione perché lo stesso soggetto intervenuto dichiara "di non avere titolarità passiva della società scissa". Qui viene il bello, pur con la prova del credito derivante dalle produzioni documentali, dalla consulenza di parte e dalla CTU, nonostante la contumacia della Banca e la mancanza di legittimazione ex 111 cpc della società che aveva incamerato la posizione, Il Giudice adito rigetta tutte le domande ed ha compensato le spese di lite. Ciò sta a significare che – a volte – nonostante l'impegno profuso avere come controparte il sistema creditizio e sempre molto faticoso per chi si occupa della tutela della parte debole del rapporto contrattuale. In ogni caso non bisogna smettere di credere che ci sia un'opportunità anche quando si ottengono pronunce così ingiuste. Per info: https://www.studiolegaledmg.it